Protagonismi 06


PROTAGONISMI 06

Sesta mostra per la stagione espositiva 2019 all’interno della galleria espositiva El Bagnin de Gorla: Paint in Contemporary, fotografie di Li Giada Abbiati, Mario Alberto Biraghi, Laura Filippi e Riccardo Ricotti.
24 luglio – 13 agosto 2019
Ingresso sempre libero
/ da lunedì a venerdì: dalle h 18 all’01
/ sabato, domenica e festivi: dalle h 11 all’01

 

PROTAGONISMI 06

Paint in Contemporary

La mostra presenta il lavoro di quattro pittori con personalità artistiche diverse, ma tutte orientate a catturare nella propria pittura anche qualcosa di immateriale, dando vita a una dimensione che si ricompone nell’atto di contemplazione dell’opera. In linea con lo spirito della rassegna Protagonismi e Contaminazioni si è scelto di dare spazio a più voci diverse, di riunire per un interessante raffronto, stili e linguaggi pittorici distanti tra loro, nell’assoluta convinzione che l’espressione artistica nella sua totalità, la sua intuizione e la sua ispirazione, siano ossigeno per l’Uomo, calato nel ruolo di artista quanto in quello di spettatore pensante. Arte come importante veicolo di cultura e di libertà.

In un’esposizione solo apparentemente disomogenea, l’utilizzo da parte dei quattro autori di linguistiche diverse stimola nell’osservatore una riflessione visiva che può spaziare tra parametri e generi artistici e che conduce a guardare più con l’emotività e la soggettività, che con il solo sguardo.

 

Evento Ufficiale 

Rassegna Completa

Li Giada Abbiati
Frammenti urbani – Paralleli

I paesaggi metropolitani di Li Abbiati sono caratterizzati da una forte componente irrazionale.

I quadri si fondono con le ricercate sfumature musicali dei Figli di Diapa, alle prese con la sperimentazione elettronica. I grattacieli sono descritti da linee rette e spezzate, a moduli rettangolari, che si fanno gioco delle forme razionaliste, generando strutture impossibili che si chiamano e si respingono. Da sempre l’architettura sottende una concezione della vita in relazione allo spazio. Un edificio è capace di comunicare, attraverso la forma che lo caratterizza, che tipo di vita conduca l’individuo che lo abita.

Biografia
Li Giada Abbiati nasce a Milano nel 1975, dove si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti. Da sempre interessata all’arte e al disegno,
spaziando dall’illustrazione al fumetto, dalla pittura alla scultura. Frequenta la scuola di disegno dell’Illustratore Ettore Maiotti. Realizza le illustrazioni per il catalogo Illy-Caffè. Crea bozzetti per lo studio Joylab, progettazione eventi.
Promuove per la Colart vari materiali artistici, utilizzando l’acrilico, l’olio e l’acquarello. Partecipa con il video “Frammenti” alla rassegna cinematografica “Video Zero” organizzata da Francesco Ballo. Concepisce la scenografia dello spettacolo “Cercando Godot”, regia di Mario Migliara.
Disegna le illustrazioni della campagna pubblicitaria per Microsoft. Realizza sculture in polistirolo con Guido Buganza per lo spettacolo “Orco loco”, produzione Teatro Franco Parenti a Milano. Dopo le esperienze di teatro e scenografia prosegue il suo percorso artistico individuando una propria ricerca di stile e tematiche. Partecipa alla mostra ‘Ombre senza corpi’
collettiva di artisti promossa da NHNC, No Human no Cry, Galleria Cox 18, Milano, Maggio 2007. A Catania realizza il primo evento artistico. Dall’incontro con l’artista Alessandro Arena progetta un evento video-musicale. Le immagini digitalizzate dei quadri, proiettate su tele bianche, interagiscono con la musica composta ed eseguita dal vivo in una serata al Centro Culturale Zo a Catania, evento promosso dal Teatro di Marsiglia, Catania, Febbraio 2008.
A partire da questa esperienza concepisce le sue nuove mostre/evento/sonore aprendosi alla contaminazione con altre arti.

Mario Alberto Biraghi

Dipingo per la passione e per l’attrazione che suscitano in me i colori con il loro misterioso fascino, soprattutto quando si amalgamano per ottenere sfumature, tonalità e creare contrasti. L’ispirazione è attinta direttamente dalle emozioni che vengono dal profondo dell’animo e che si trasformano in figure e in una miscela di colori. Una pittura evocativa costruita sul filo
dell’istantaneità, che attinge talvolta anche a immagini fotografiche, reinventandole.

Biografia
Mario Alberto Biraghi vive a Lacchiarella, centro del Sud Milanese.
Di formazione tecnica ma con la passione per le Belle Arti, ha sempre coltivato fino dall’età scolastica la passione per la pittura e per l’arte in genere.
In anni recenti si è dedicato a tempo pieno alla pittura ad olio e acrilico, avvicinandosi a un gruppo di persone con cui studia e condivide questa passione, riuniti nell’Associazione culturale “Graffiti”. Alla pittura, inoltre, affianca da sempre l’interesse per la Fotografia artistica, catturando momenti di vita, ritratti di strada, architettura, e particolari architettonici, oltre che immagini in notturna. Dalla contaminazione tra questi linguaggi, la sua pittura presenta un evidente e significativo contatto con il linguaggio della Fotografia.

Laura Filippi
Il colore come istinto

Il COLORE COME ISTINTO
Accompagna una creatura ad esistere per quella che è scoprendola attraverso i disegni disegni dei bambini.

IL COLORE COME UNIONE DI DIVERSI MONDI
Tutti gli esseri umani hanno un colore comune: il rosso del sangue disegni con persone di altre culture.

IL COLORE LIBERO
Vivi il bimbo che hai dentro!

Biografia
Nata Milano nel 1979, fin da bambina dimostra una predisposizione per il disegno, per la storia dell’Arte, per la musica e per la danza. Dopo aver conseguito il diploma di Liceo Scientifico entra nel mondo del lavoro in un contesto molto lontano dall’espressione artistica. Per una serie di eventi personali nel 2018 riprende in mano fogli e matite e da lì non si è più fermata.
Disegnando spesso in parchi, giardini e luoghi pubblici ha potuto constatare quanto il colore abbatta le barriere, vinca le paure e sfidi i pregiudizi, facendo tornare tutti un po’ BAMBINI. Durante i miei piacevoli momenti di disegno all’aria aperta si sono create, naturalmente e spontaneamente, situazioni in cui bimbi hanno disegnato con altri bimbi, adulti hanno disegnato con i
bambini, persone di diverse culture hanno preso le matite in mano per tracciare forme e colori dei propri Paesi.

Riccardo Ricotti

“Il subconscio è un vocabolario, senza significato”
“Tramite queste opere si vuole di scherzare con il nostro sistema di segni.”

Da un nebuloso ed ambiguo stimolo di tracce, appena riconoscibili, emerge una sorta di “mappa psichica” che cambia continuamente la propria forma; un istantaneo vocabolario di “modi di sentire” senza pagine, impresso in un unico “foglio”. L’operazione è solo sui SIGNIFICANTI (segni che trasportano il significato) mai sui SIGNIFICATI (convenzioni di comunicazione). L’unità di misura microscopica è riassunta nella RUNA, ispirata al misticismo nordico cui superstizione voleva trasferire ad un segno scritto propositi magici.
Noi NON siamo quello che comunichiamo. Il discorso NON appartiene a chi parla. I significati NON si identificano con i significanti (alfabeti, forme comunicative di ogni genere).

Biografia
Nasce nel 1985 a Milano, quando ancora non era tutto ricoperto di polvere; cresce per i primi anni a Perugia, nella natura, poi ritorna nella città inesorabilmente grigia. Esperto nel complicarsi la vita, da sempre implacabile creatore; in ordine cronologico: giochi di ruolo, modellismo, scultura, pittura, musica, grafica digitale, digital media – ritorna alla pittura mista negli ultimi 8 anni circa.
Esperto musicista. Studia arte al Liceo artistico di Brera, Filosofia in Università (imparata, assimilata e subito dimenticata). “Affronta” una decina di lavori più o meno utili. Attualmente combatte contro i mulini a vento, viaggia nel tempo e parla di sé in terza persona.

EVENTO UFFICIALE