Borderline Art di Alice Brandolini


Alice Brandolini
Bordeline Art

Il concept dei miei disegni è germogliato sin da piccola dall’ input artistico ricevuto in famiglia, in particolare da mia madre. Da adolescente fui spirata proprio da una “pionieristica” creazione artistico-digitale che mia madre realizzò per me come biglietto d’auguri per uno dei miei compleanni. Era un collage di miei ritratti multipli. Dentro c’era scritto “Alice mille volti un solo grande cuore”. Il biglietto mi colpì molto per il suo contenuto. Così dando ascolto solo a quel cuore e alle mie emozioni, qualche anno dopo nascono le mie donnine. Donne senza volto, in costante movimento, spesso rinchiuse all’ interno di regioni mentali illogiche, a volte fantastiche, a volte spaventose.

Credo che per me esse rappresentino il desiderio di voler fissare un ricordo permanente di come mi sento nel momento in cui disegno. Da allora disegnare scenari di fantasia è iniziato a diventare come una sorta di diario personale. Ispirate da un concentrato di diverse provenienze artistiche – a partire dalle miniature, passando per il romanticismo, la pop art, il surrealismo e il grande Milo Manara – queste mie illustrazioni hanno un carattere maniacale e non sono che il tentativo per superare le miei notti insonni. L’uso del bianco e nero è invece, talvolta, una mera scelta estetica. In certi casi il colore non aggiungerebbe nulla all’ illustrazione. Sono gelosa dei miei disegni, voglio rimangano con me. Ho infatti scelto supporti digitali, al fine di poter condividere con altri l’immagine. Solo il digitale è riuscito a rendere il risultato estetico delle mie opere esattamente come l’avevo immaginato. I miei disegni nascono dall’ utilizzo combinato di matita e china su supporti di carta.
Successivamente vengono rielaborai digitalmente. Adoro i colori, ma la scelta dei Pantone è la parte più ardua e richiede molta attenzione. Mi piace pensare che lo spettatore possa provare il gusto di colorare la composizione con la propria immaginazione.

Biografia
Vive e lavora a Milano. Laureata in scienze delle comunicazioni, ha completato la sua formazione con un diploma presso l’Istituto Italiano di Fotografia, dove approfondisce questo linguaggio. Negli anni successivi al diploma, lavora presso l’Istituto Italiano come assistente di studio. Come fotografa si occupa principalmente di beauty, ritratti, eventi e documentazioni di attività artistiche e culturali. Dal 2009 al 2015 svolge attività di segreteria organizzativa per la Onlus Fotografi Senza Frontiere, occupandosi di eventi, mostre, aste.
Riscoprendo un’antica passione per il disegno, dal 2016 riprende a dedicarsi a opere grafiche, realizzate intorno all’ archetipo delle “donnine”, ossia personaggi emblematici e simbolici che affollano le sue tavole e le sue illustrazioni in scenari coloratissimi e di fantasia. Un personale rimedio alle ansie notturne.

Galleria espositiva El Bagnin de Gorla negli spazi della cascina.