Mirror Mirror – Con Alice, al di là dello specchio


Stereoscopie di Alberto Fanelli

Dal 24 giugno al 26 luglio
Quattro settimane, quattro capitoli
c/o Galleria Espositiva El Bagnin De Gorla
Ingresso sempre libero negli orari di apertura

Lo specchio: tra gli oggetti comuni il più magico. Facile perdersi nel labirinto dei suoi enigmi, impossibile risolvere il paradosso di una realtà al tempo stesso fedelmente riprodotta e tradita nel suo doppio ribaltato: misterioso portale tra due mondi, lo specchio è un abisso che ipnoticamente ci spaventa e ci attrae.  
La  fotografia condivide la stessa ambizione di rappresentare la realtà trasfigurandola, e mettere lo specchio al servizio della fotografia ne moltiplica le capacità espressive. La rivoluzionaria e immersiva visione stereoscopica ottenuta da Alberto Fanelli, ispirata ai primi esperimenti ottocenteschi di Charles Wheatstone, ci fa entrare in un universo illusorio e fantastico dove le leggi della fisica sembrano accettare di piegarsi alle necessità creative dell’autore e portarci  per mano, come Alice, al di là dello specchio.

A cura di Paola Riccardi

Alberto Fanelli

Nasce a Milano nel 1965. Dopo aver frequentato studi classici si iscrive alla facoltà di Scienze dell’Informazione dove si specializza in cibernetica: lavora dapprima nel ramo dell’intelligenza artificiale, è poi fra i pionieri di Internet in Italia nel periodo 1994/1999 per poi passare in British Telecom nel 2000. Infine, nel 2007, matura la decisione di abbandonare il lavoro di ufficio e trasformare la sua passione di sempre, la fotografia, in un impegno a tempo pieno. Ne segue un periodo di ricerca artistica, compositiva e tecnica che lo porta in breve tempo ad avere pubblicazioni su autorevoli riviste italiane e straniere (tra le quali una front cover su Internazionale e 5 pubblicazioni su Playboy Italia).
Fra i suoi lavori più interessanti possiamo annoverare i progetti fotografici in stereoscopia, presentati in varie mostre in Italia e all’estero, approdati al National Museum di Singapore in una mostra personale di un mese (ottobre 2017). Ulteriore ramo dove esprime la sua creatività è quello dei timelapse di lunghissimo periodo, dove realizza riprese di grande impatto visivo e artistico su opere architettoniche che modificano la società e il territorio, come la trasformazione dell’area della ex Fiera Campionaria di Milano in Citylife (13 anni di riprese con 8 punti macchina), la demolizione e ricostruzione del Ponte di Genova, la torre Cucinella in piazza Gae Aulenti, la riconversione delle ex aree Falck in Milanosesto, il Villaggio Olimpico Milano/Cortina 2026.

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